Convegno. NON PERFORMING LOANS: economia reale e finanza astratta, criticità circolare nel sistema.
Firenze 08 giugno 2017
Consiglio Regionale della Toscana
Via Cavour 4 - Firenze
Sala del Gonfalone
Segreteria Organizzativa
MASTER LEGAL SERVICE
Avv. Carlo Eugenio Casini
Via A. Gramsci 252
50019 Sesto Fiorentino
Tel. 055.475971
Per l’evento è in corso l’accreditamento di 3 crediti formativi
Partecipazione gratuita e riservata a coloro che abbiano confermato la presenza entro il 05 giugno 2017
ISCRIZIONE: convegnonpl@gmail.com
Con il patrocinio della Regione Toscana
PROGRAMMA
9,30
Registrazione partecipanti;
autonomo desk per i crediti formativi
10,00
Saluti del presidente del Consiglio Regionale
Eugenio Giani
Presiede e coordina il convegno:
Carlo Eugenio Casini, avvocato in Firenze
10,15
Luigi Salvadori, Presidente Associazione Industriali : l’impresa che produce e la finanza che consuma
10,30
On. Cosimo Maria Ferri, sottosegretario Ministero Grazie e Giustizia: banche di servizio e banche di affari
11,00
Antonio Patuelli, presidente ABI: BCE e le linee guida su una strada accidentata.
11,30
Alessandro Mele, CEO Ethicalfin Group:
11,50
Dino Crivellari, avvocato in Roma: mercato e giubileo bancario: opportunità, vincoli e prospettive anche alla luce delle linee guida BCE
12,20
Patrizia Pompei, presidente terza sezione Tribunale di Firenze: procedura e pratica: una sintesi senza soluzione di continuità
12,50
Giampaolo Luzzi , studio Luzzi e ass.ti: prassi e mercato
n.p.l..
13,10
Paolo Maresca, avvocato in Firenze: esecuzioni immobiliari, risvolti normativi e criticità.
Conclusioni:
avv. Carlo Eugenio Casini
SINTESI DEGLI ARGOMENTI DEL CONVEGNO
Il convegno intende affrontare la tematica dei crediti deteriorati, partendo dalla loro genesi per poi arrivare ad una conclusione che altro non è che la riproposizione, ancora più critica della genesi stessa.
Tutto inizia da un debito contratto non necessariamente con una banca, poi non onorato. Già questo primo aspetto denota una criticità nella sfera economica del debitore. La criticità viene poi ad investire un’impresa creditrice, di solito una banca quando la massa dei debiti assume ingenti proporzioni, come oggi sta accadendo; risulta infatti che l’ammontare dei c.d. crediti deteriorati, a livello europeo, superi i 920 miliardi di euro; l’Italia si pone in un ruolo di rispetto con i suoi 300 milioni circa.
Come si sia arrivati a questa criticità non è facile capirlo; varie sono la cause, non ultima la compiacente gestione, o più giustamente erogazione, del credito; ad aumentarla spesso ha contribuito il mancato incontro tra i proposti prezzi di vendita e di acquisto; come pure la mancata pianificazione nella gestione dei n.p.l.
Su questa massa di crediti si sono scatenati gli appetiti di fondi pronti ad acquistarli a percentuali bassissime rispetto al loro valore nominale, per poi gestirli allo scopo di un recupero di
gran lunga più consistente
Nella fase di riattivazione dei crediti ceduti un ruolo significativo è svolto dalle agenzie di recupero; la loro funzione diventa determinante ai fini del risultato, valutato questo anche sotto il
profilo etico per quanto attiene l’impatto con il debitore: questa funzione dovrebbe essere svolta in sinergia con gli altri operatori, con il combinato scopo di conseguire un ottimale risultato economico, senza irreversibili effetti ed inutili danni.
Accade sovente che le proposte azioni esecutive si concludano con un frustrante risultato per tutti: i tempi biblici, necessari alla definizione delle procedure sono tali che i beni staggiti
perdono alla fine il loro contenuto economico; con conseguente insoddisfazione sia per il debitore che per il creditore.
Ecco dunque che l’impegno di questo evento è anche di individuare, nel quadro della attuale normativa, modalità per poter accelerare le procedure, onde mantenere, per quanto possibile, il valore dei beni.
Il convegno dunque ha questa visione del fenomeno che va ad affrontare: un debitore, diventato tale nel quadro di un’operazione di economia reale, vede gestire la propria sofferenza in un contesto di pura finanza, i cui effetti ricadono nuovamente su di lui. Insomma un debito, con iniziale natura reale, passa attraverso una serie di operazioni finanziarie, per poi tornare all’originario soggetto contraente.
Questo movimento circolare può comportare anche dei vantaggi, ma non è certo; è questo un particolare aspetto che il convegno va parimenti ad affrontare.