Banche e NBFIs – Shadow banking: un intreccio da indagare e risolvere: Articolo dell’Avv. Dino Crivellari
Sul sito Ristrutturazioni Aziendali è stato pubblicato un nuovo articolo dell’Avv. Dino Crivellari su banche e NBFIs.
Sommario: 1. La fragilità della banca; 2. Le banche e la crescita delle NBFIs; 3. Chi possiede le banche commerciali in Italia?; 4. Banche ed NBFIs, tra concorrenza e commistione; 5. In Europa; 6. Le prospettive; 7. Conclusioni.
1. La fragilità della banca.
La banca è l’unica impresa che ”vende” debiti (i suoi) ai risparmiatori e “compra” debiti dai suoi clienti prenditori. L’attività prevalente della banca è quindi gestire debiti, i propri e quelli dei clienti.
I tanti rischi connessi a questa gestione fanno sì che la banca sia un’impresa sostanzialmente fragile[1] la cui attività principale è “commercializzare tempo”: comprare il tempo dei depositanti e vendere tempo ai prenditori. Il prezzo di questa attività è il tasso di interesse che la banca paga ai depositanti e riscuote dai prenditori. Un margine economico ben più basso del mark-up che qualunque altra impresa di produzione di beni o di servizi consegue nella sua gestione fisiologica.
Questa descrizione dell’attività bancaria, estremamente essenziale, trascura volutamente la ben più grande complessità delle attività che le banche nel tempo hanno incorporato e che oggi costituiscono parte rilevante della loro operatività.
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