Nel contratto Lega-M5S è sparito il “Giubileo” a favore dei piccoli debitori
Un articolo dell’avvocato Dino Crivellari apparso sul sito Gli Stati Generali
Nel “Contratto di Governo” tra Lega e 5 Stelle si parla in vari punti di banche, ma stranamente non si fa alcun cenno al “Giubileo bancario” che entrambi i partiti avevano sostenuto nella scorsa Legislatura presentando proprio disegni di legge alla Camera, sostanzialmente analoghi a quello di Sinistra italiana, primo partito a spingere su questo tema. Nel frattempo, Luca Davi, scrive sul Sole 24, ore con grande evidenza, “NPL, banche alle grandi pulizie: 11,5 miliardi di extra rettifiche” di bilancio.
Questo significa che il valore netto delle sofferenze bancarie e anche delle “inadempienze probabili” (il vero problema dei prossimi anni), sarà nettamente più basso che in passato e quindi favorirà le cessioni di portafogli ai fondi di investimento, aumentando il numero dei debitori che si dovranno confrontare con le loro logiche liquidatorie massive.
Che il fenomeno delle cessioni massive sia destinato a crescere sarà anche frutto della ulteriore proroga che da più parti si invoca per il rilascio delle GACS statali nel caso di operazioni di cartolarizzazione di NPL.
Insomma, tutti, giustamente, si affrettano a mettere le banche “in sicurezza”, ma nessuno si preoccupa più di tanto dei debitori, specie quelli piccoli, vittime della crisi appena conclusa.
Eppure, la soluzione del Giubileo bancario, che prevedeva opportunamente di indurre le banche ad accettare transazioni offerte dai debitori a valori superiori ai prezzi che i fondi sono e saranno disposti a pagare alle banche per acquistare le loro sofferenze, oggi sarebbe ancora più utile proprio grazie alle extra rettifiche di cui parla Luca Davi.
Perché Lega e 5 stelle non l’hanno riproposta nel Contratto di governo? (mentre la Sen. De Petris di LEU, ha già ripresentato il Progetto di legge originario). Ci hanno ripensato? Per quale motivo?
Tra la soluzione tombale del Giubileo bancario e quella della previsione, questa sì contenuta nel Contratto di Governo, che i debitori possono essere perseguiti solo a seguito di un intervento della Magistratura, è evidente la maggiore utilità della prima.
Nel secondo caso saranno beneficiati solo gli avvocati, chiamati a fare sempre più cause, con buona pace delle parole spese a favore della deflazione della nostra inefficiente giustizia.
Nel “Contratto di Governo” tra Lega e 5 Stelle si parla in vari punti di banche, ma stranamente non si fa alcun cenno al “Giubileo bancario” che entrambi i partiti avevano sostenuto nella scorsa Legislatura presentando proprio disegni di legge alla Camera, sostanzialmente analoghi a quello di Sinistra italiana, primo partito a spingere su questo tema. Nel frattempo, Luca Davi, scrive sul Sole 24, ore con grande evidenza, “NPL, banche alle grandi pulizie: 11,5 miliardi di extra rettifiche” di bilancio.
Questo significa che il valore netto delle sofferenze bancarie e anche delle “inadempienze probabili” (il vero problema dei prossimi anni), sarà nettamente più basso che in passato e quindi favorirà le cessioni di portafogli ai fondi di investimento, aumentando il numero dei debitori che si dovranno confrontare con le loro logiche liquidatorie massive.
Che il fenomeno delle cessioni massive sia destinato a crescere sarà anche frutto della ulteriore proroga che da più parti si invoca per il rilascio delle GACS statali nel caso di operazioni di cartolarizzazione di NPL.
Insomma, tutti, giustamente, si affrettano a mettere le banche “in sicurezza”, ma nessuno si preoccupa più di tanto dei debitori, specie quelli piccoli, vittime della crisi appena conclusa.
Eppure, la soluzione del Giubileo bancario, che prevedeva opportunamente di indurre le banche ad accettare transazioni offerte dai debitori a valori superiori ai prezzi che i fondi sono e saranno disposti a pagare alle banche per acquistare le loro sofferenze, oggi sarebbe ancora più utile proprio grazie alle extra rettifiche di cui parla Luca Davi.
Perché Lega e 5 stelle non l’hanno riproposta nel Contratto di governo? (mentre la Sen. De Petris di LEU, ha già ripresentato il Progetto di legge originario). Ci hanno ripensato? Per quale motivo?
Tra la soluzione tombale del Giubileo bancario e quella della previsione, questa sì contenuta nel Contratto di Governo, che i debitori possono essere perseguiti solo a seguito di un intervento della Magistratura, è evidente la maggiore utilità della prima.
Nel secondo caso saranno beneficiati solo gli avvocati, chiamati a fare sempre più cause, con buona pace delle parole spese a favore della deflazione della nostra inefficiente giustizia.